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ridottaNon solo girovita o forma migliore, l’alimentazione può essere determinante anche per recuperare da un infortunio. I tempi per riprendersi da un problema muscolare o articolare possono dipendere anche da ciò che mangiamo: una dieta adeguata è infatti in grado di ridurre i tempi di infortunio e di recupero da parte dell’organismo. Un’attenzione in più che può fare la differenza. Infatti nel recupero post infortunio è importante anche il tipo alimentazione che andiamo a seguire: i cibi possono avere effetti benefici ma anche effetti nocivi, soprattutto quando il corpo è in una condizione particolare come quella successiva a un infortunio. Così come esistono cibi che hanno un’azione anti infiammatoria, ci sono alimenti che possono rallentare i tempi di recupero. Il consiglio è dunque di “preferire cibi con proprietà anti ossidanti e anti radicali liberi e di prestare attenzione all’idratazione del corpo. Accanto alla preparazione fisica e mentale serve anche quella nutrizionale perché quello che mangiamo influenza la nostra performance in termini di energia e vitalità. Per questo io dico sempre che l’allenamento non va fatto solo in palestra ma anche a tavola!

Fino ad ora si puntava ad allenare i muscoli del corpo, andando a tralasciare chi dà l’input al fisico: il cervello, che se ben nutrito, non solo porta uno stato d’animo positivo ma aiuta il corpo a presentarsi in condizioni ottimali per una gara o a recuperare più velocemente da un infortunio.

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FORTI DA DENTRO: LA BARRIERA INTESTINALE

Avete mai sentito parlate di barriera intestinale?

IntestinoQuesta è costituita da un sistema estremamente complesso, formato dal microbiota, dallo strato mucoso ed epiteliale, dal sistema immunitario, dal sistema vascolare e linfatico, dal sistema neuroenterico e neuroendocrino. La barriera intestinale, oltre ad assorbire le sostanze nutritive e a svolgere un ruolo fondamentale nella digestione, confina le molecole dannose che transitano quotidianamente nel tubo digerente e le porta all'espulsione. Quindi ha una funzione di difesa dai microrganismi esterni patogeni, tramite la sua permeabilità altamente selettiva.

Al contempo ci protegge anche dai nostri stessi batteri presenti nell’intestino bloccandone la diffusione in altre parti dell’organismo.

Per questo motivo la sua permeabilità non deve subire alterazioni.

Il nostro intestino contiene circa 1 kg di batteri che svolgono tante funzioni come quella di barriera, di sintesi, di immunostimolazione, di metabolismo di nutrienti, di trofismo della mucosa, di metabolismo di farmaci e di tossine. È proprio l’alterazione della permeabilità la base della patogenesi di molte patologie gastroenteriche. Ma perché la permeabilità del nostro intestino subisce alterazioni?

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