Fra le sette categorie alimentari le lenticchie appartengono a quella dei legumi.Hanno un patrimonio nutrizionale davvero importante per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Sono composte per il 50% da carboidrati, che vengono assorbiti dall'organismo molto lentamente così da evitare picchi di glicemia. Hanno un ottimo tenore di proteine vegetali, raggiungendo il 22,7%, tanto che possiamo considerarli non solo un vero e proprio secondo piatto, ma anche una valida alternativa alla carne, al pesce, alle uova e al formaggio.
Per renderli un piatto nutrizionalmente corretto, i legumi vanno associati ai cereali. In questa combinazione si migliora la qualità proteica e il nostro organismo riesce ad utilizzare tutte le proteine vegetali.
Importante è anche il loro contenuto di fibre che si aggira intorno al13%. La presenza delle fibre contribuisce a regolarizzare l'attività dell'intestino e a tenere sotto controllo il tasso di colesterolo LDL, quello “cattivo”, nel nostro sangue.
Lo scarso contenuto di grassi di tipo insaturo li rende poi un alimento perfetto per la prevenzione di alcune patologie cardiovascolari.
Sul fronte delle vitamine, le lenticchie vantano la presenza delle vitamine del gruppo B, precisamente le vitamine B1, B2, B3, B4 e B6, delle vitamine C, K, J e, in minima percentuale, anche della vitamina E.
I minerali più presenti sono potassio, fosforo e magnesio. Fanno poi seguito il calcio, il sodio, lo zinco, il rame, il manganese ed il selenio. Ma la caratteristica più importante delle lenticchie, rispetto agli altri legumi, è l’alto contenuto di ferro.
Hanno la particolarità di cuocere in breve tempo e non richiedono, diversamente dagli altri legumi, un periodo di ammollo prima di essere cotte.
Grazie all'assenza della pellicina che invece ricopre gli altri legumi, hanno anche la proprietà di essere molto digeribili, e per questo non causano fastidiose fermentazioni.
Tra i legumi le lenticchie sono considerate quelle con maggiori proprietà antiossidanti e con un alto contenuto di isoflavoni.
Quindi grazie a tutte queste caratteristiche nutrizionali perché utilizzarle solo durante le festività natalizie come simbolo di ricchezza e fortuna? Inseriamole nel nostro piano nutrizionale sia dei grandi che dei piccolini, anche tre volte a settimana.
La raccomandazione è ovviamente che siano di ottima qualità.