Gravidanza e allattamento

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La gravidanza è un momento unico e importante per la vita di ogni donna perché è un viaggio meraviglioso che si chiama vita. Una valutazione nutrizionale adeguata serve per stabilire un programma nutrizionale che ti accompagnerà anche durante l’allattamento, per correggere errori alimentari che ti aiuteranno a tornare più bella e più in forma dopo il parto.

E’ fondamentale non trascurare l’idratazione che ha un ruolo importante anche nella gestazione e imparare la giusta associazione dei cibi nel proprio piatto per evitare iperglicemie postprandiali. Infatti la condizione di insulino-resistenza che si instaura con il progredire della gravidanza, è una condizione fisiologica finalizzata alla crescita fetale. La minore utilizzazione del glucosio insulino-mediata da parte dell’organismo materno, determina, infatti, una maggiore utilizzazione dei substrati lipidici a fini energetici e contemporaneamente garantisce al feto un maggiore apporto di carboidrati. Inoltre, la modesta ma più prolungata iperglicemia postprandiale, che si sviluppa per effetto della minore sensibilità insulinica, favorisce il flusso di nutrienti dalla madre al feto Importante anche l’introito proteico giornaliero e una buona assunzione di calcio e ferro. per prevenirne la carenza, in quanto minerali fondamentali per la corretta gestazione e sviluppo del feto.

Ci sono dei cibi più indicati per questo meraviglioso momento e altri da consumare solo occasionalmente. Una corretta alimentazione è condizione indispensabile a garantire un buon esito della gravidanza, essendo la dieta lo strumento necessario per soddisfare le richieste energetiche materne e fornire al feto i nutrienti necessari per il suo sviluppo. L’incremento del peso corporeo deve essere graduale durante la gestazione, essendo determinato nel primo trimestre dall’espansione del volume ematico e dalla crescita dell’utero, dall’aumento della massa adiposa e del tessuto mammario nel secondo trimestre e, infine, dall’aumento del volume della placenta e dalla crescita fetale. Quest’ultima raggiunge il picco massimo nel terzo trimestre. In generale, nel primo trimestre, a meno che la donna non inizi la gravidanza con riserve energetiche insufficienti, come nel caso delle donne in sottopeso, il fabbisogno calorico non necessita di essere incrementato. A partire dal secondo trimestre, invece, l’aumento dei tessuti materni e la crescita fetale determinano un incremento del fabbisogno calorico Nel primo trimestre l’incremento di peso deve essere minimo, circa un chilo, mentre nei mesi successivi il peso corporeo dovrà aumentare di circa 0,5 kg/settimana in caso di donne sottopeso, 0,4 kg /settimana in caso di normopeso, 0,3 kg/settimana in caso di sovrappeso.

Quindi in Gravidanza non bisogna mangiare per Due ma Due volte Meglio.

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